La Pietra di Luserna
Ultima modifica 28 marzo 2024
Accanto alla "Bargiolina", troviamo in un'area di circa 50 Kmquadri compresa tra la Valpellice e la Valle Po nei territori di Torre Pellice, Luserna San Giovanni, Rorà e Bagnolo Piemonte, la "Pietra di Luserna" nome commerciale con cui è conosciuto uno gneiss di colore grigio-verdognolo tendente all'azzurro.
Le prime notizie storiche sull'attività estrattiva risalgono al XIV secolo, ma solo nel 1845 si ebbero i primi sfruttamenti che, con alti e bassi a seconda delle condizioni congiunturali e architettoniche delle varie epoche, hanno portato la Pietra di Luserna a un mercato non più solo nazionale ma anche internazionale.
I tipi di lavorazione passano dall'uso grezzo mediante spacco naturale a quello della segagione, tecnica che permette di ricavare lastre con superfici che possono in seguito essere rifinite con fiammatura, lucidatura e spazzolatura. Da qui il largo impiego nell'arredo urbano, civile e funerario. Diverse sono le ditte, anche nel Comune di Barge, che operano in questo settore anche se non tutte concessionarie di Cava.
Tra quest'ultime alcune fanno parte, insieme ad altre situate nel Comune di Bagnolo Piemonte, di un'associazione denominata "Unione Cavatori", il cui arduo intento è quello di assistere e tutelare gli interessi professionali degli Associati, attivare iniziative promozionali, studi e ricerche volti al miglioramento dell'immagine del prodotto e all'ottenimento di migliori condizioni economiche per gli operatori del settore.